Artiste e artisti

ADELINE CONTRERAS: TRACCE SENSORIALI TRA MEMORIA E MATERIA

| di Barbara Pavan |

Adeline Contreras, artista che vive e lavora in Francia, esplora nelle sue opere una memoria collettiva, “una storia comune – afferma – legata alle nostre esperienze sensoriali e visive, inserita in un’esperienza più personale. Un ricordo legato a una sensazione e non a un evento, una memoria che risveglia la nostra memoria sensoriale. Queste riemersioni sono la traccia delle nostre esperienze, sensazioni legate al contesto in cui evolviamo.” Contreras porta avanti una ricerca artistica che si nutre di memoria, materiali di recupero e tecniche tessili.

Adeline Contreras, UNTITLED, cm 220x150x40, jute, wicker, straw, cotton thread ceramic – stoneware glazed with ash
Adeline Contreras, UNTITLED, cm 180x80x60 – Jute, linen, raffia, vegetable horsehair, ceramic, ash – glazed stoneware

Le sue opere, materiche e tangibili, restituiscono la concretezza visibile di una perpetua metamorfosi, ibridandosi in forme polimorfe e diverse per dimensioni e materiali, sottintendendo le infinite possibilità di abitare un mondo in movimento per trovare il proprio posto.

Di fronte alle sue sculture, lo sguardo non cerca di riconoscere forme familiari, perché il loro senso non risiede nel rimando a elementi noti, ma nell’invito a lasciare che la vista ceda il passo al tatto, alla percezione sensoriale offerta dai materiali impiegati. Il volume diviene il mezzo attraverso cui il tessuto, la terra, le fibre trovano espressione. La dimensione delle sculture è pensata in relazione alla scala del corpo umano per modellare l’esperienza dell’osservatore ridefinendone la posizione all’interno dello spazio espositivo. Esse si impongono con una presenza fisica che sollecita il movimento del visitatore, invitandolo ad attraversare lo spazio, ad avvicinarsi per coglierne le sfumature, ad abbracciare con lo sguardo o, al contrario, a lasciarsi avvolgere dalla loro presenza. Le sue opere tridimensionali e modulari dialogano con lo spazio, sia quello dello studio in cui lavora, sia quello espositivo in cui vengono installate. L’opera diventa una proposta di organizzazione spaziale della materia, con un legame profondo con il corpo di chi la osserva e con l’ambiente che la accoglie.

Le forme che emergono dalle sue opere superano il dominio del riconoscibile per raggiungere una dimensione più sottile e intuitiva, capace di evocare il sensibile, l’ineffabile, la memoria fragile di sensazioni ed emozioni ancestrali: la fibra percorsa dai passi lungo un sentiero, l’erba con cui si gioca, il tessuto liscio o ruvido che sfiora la pelle, la terracotta che ricorda la pietra levigata dall’acqua…

In ogni opera Contreras assembla elementi naturali e primitivi, ricontestualizzati in una forma artistica contemporanea in cui la memoria tattile si impone sulla visione, aprendo a una modalità percettiva altra, più profonda e istintiva.

Adeline Contreras, UNTITLED, cm 220x290x18, cotton – muslin, cotton thread, string paper – ceramic – stoneware enamelled with ash
Adeline Contreras, UNTITLED, cm 220x290x18, cotton – muslin, cotton thread, string paper – ceramic – stoneware enamelled with ash
Adeline Contreras, UNTITLED, cm 240x200x40, cotton, leather, muslin, wood, ash – glazed ceramic – stoneware

Questa memoria è uno dei temi centrali della sua ricerca artistica, intesa dunque non solo come ricordo personale ma come storia collettiva e arcaica. Contreras sceglie materiali che hanno già una narrazione propria, stratificata, raccolti e recuperati, Frammenti che diventano tesori che custodiscono tracce di un passato. La sperimentazione con i materiali è parte integrante del suo processo creativo, e le permette di esplorarne strutture, declinazioni e sfumature per raccontare storie nuove attraverso la materia.

La scelta del medium tessile come linguaggio espressivo, ha radici nella sua infanzia, quando impara a cucire con la nonna sarta, evoca quei momenti condivisi, quell’immagine dell’anziana donna curva sulla macchina da cucire con un ago appeso alle labbra. Per lei il tessuto è un materiale che prende forma solo una volta modellato, un filo che diventa una linea da srotolare, una superficie piatta pronta per avvolgere. Le sue opere nascono da ispirazioni tratte dagli habitat naturali, come nidi, bozzoli, semi e membrane, tutte costruzioni che accolgono la vita in evoluzione. Il processo creativo inizia con schizzi che riempiono i suoi taccuini, seguiti dalla scelta del disegno che diventerà scultura. Ogni elemento, sia tessile che ceramico, richiede tempi e tecniche specifiche, con fasi di costruzione che possono durare mesi. L’assemblaggio finale, in cui gli elementi si uniscono attraverso fili, è un momento cruciale in cui l’artista osserva e rifinisce affinché ogni materiale trovi il suo posto, rimanendo fedele allo schizzo originale.

Un ciclo particolare della sua produzione è dedicato ai libri d’artista, forme scultoree che nascono dalla sua passione per la lettura, in particolare la poesia. Questi libri raccontano storie attraverso la sensibilità della materia, invitando a immergervisi. Spesso concepiti parallelamente alle sculture, alcuni di questi libri integrano testi, frutto di collaborazioni con poeti, riallacciandosi alle sue prime esperienze con la pittura e l’incisione.

Adeline Contreras, UNTITLED, cm 180x170x50, cotton – cotton thread, – ceramic – stoneware enamelled with ash
Adeline Contreras in her workshop

Nel corso del tempo, l’arte di Contreras è evoluta dalla pittura e dall’incisione verso il tessile e la ceramica, con sculture che diventano sempre più grandi e complesse, esplorando volumi e sensibilità infinite. Essere un’artista, per lei, significa un impegno, una scelta di vita e uno sguardo sul mondo, mostrando la delicatezza e la sensibilità di ciò che ci circonda. L’arte, nella società contemporanea, ha il compito di risvegliare questa sensibilità, di far emergere l’invisibile, trasformando materiali umili e dimenticati in opere che parlano di trasformazione e bellezza.

Adeline Contreras ha partecipato a progetti e mostre di rilievo nazionale ed internazionale. Tra le esperienze più significative degli ultimi anni figura la mostra Tissage Tressage, curata da Danièle Kapel-Marcovici alla Fondation Villa Datris, le collettive internazionali Natural Impressions e Intellectual Beauty al Museu Têxtil, curate da Rodrigo Franzao, LAC&S-Lavitrine, Centre d’Art Contemporain, a cura di Martione Parcinau e Wild things, al Texture Museum, curata da Philip Fimmano, per Edelcorp Group.

Adeline Contreras, UNTITLED, cm 220x290x18, cotton – muslin, cotton thread, string paper – ceramic – stoneware enamelled with ash

Il suo lavoro è stato incluso nella mostra Livres Pauvres alla Bibliothèque d’Étude et du Patrimoine di Toulouse, confermando il suo interesse per il libro d’artista come forma espressiva grazie al quale era stata già selezionata per la Biennale des Livres d’Artistes – Art Libris e per la 7ème Biennale du Livre d’Artistes alla Fondazione Roger Dewint. Le sue opere sono entrate a far parte della Collection de Livres d’Artistes dell’Università di Rennes.

La sua carriera è segnata da riconoscimenti e partecipazioni a eventi internazionali come il PRIX ARTEXTURES, la mostra al Centre d’Art Contemporain di Briançon e al Musée de la Toile di Jouy.